Una pianta che regala grandi soddisfazioni, con i suoi enormi fiori sferici dai colori a volte sfumati, a volte più intensi. Fa parte della famiglia delle Hydrangeaceae, il cui nome, dal greco, significa vaso d’acqua: si riferisce alla forma delle capsule dei semi, che paiono recipienti per la raccolta dell’acqua. Ortensia è invece un termine vernacolare, che compare per la prima volta su un erbario del’700 realizzato dal naturalista ed esploratore Commencon: probabilmente un omaggio a una dama di nome Hortense.


CONSIGLI E CURE
La fioritura avviene da aprile fino alla fine dell’estate e in questo frangente è bene concimare almeno 1 volta alla settimana, con un fertilizzante liquido ricco di potassio, diluito nell’acqua delle irrigazioni. Le innaffiature devono essere regolari e molto abbondanti, con acqua a temperatura ambiente, alla mattina presto o dopo il tramonto. Accertatevi che il terriccio sia costantemente umido, ma senza esagerare: meglio non far ristagnare l’acqua nel sottovaso, perché questo potrebbe far marcire le radici. Il colore più o meno blu o rosa delle infiorescenze dipende dal pH del terra in cui sono coltivate, e può essere determinato o intensificato modificando con semplici operazioni la composizione del terreno. Lo si fa facilmente apportando sostanze chimiche oppure composti del tutto naturali.


BLU…
Per ottenere sorprendenti fioriture blu, aggiungete apposita terra per piante acidofile o torba acida. In alternativa, usate l’antico trucco di seppellire al piede della pianta dell’ardesia frantumata (oppure utilizzatela per pacciamare il terreno attorno all’arbusto). Altrimenti, c’è il vecchio sistema dei contadini di mescolare alla terra di impianto dei vecchi chiodi arrugginiti che, rilasciando sostanze ferrose, contribuiscono a regalare il colore blu alle infiorescenze. Se però volete risultati quasi immediati, potete utilizzare specifici prodotti azzurranti a base di solfato di alluminio: andranno somministrati da inizio maggio secondo il dosaggio suggerito dall’azienda produttrice, diluendoli con l’acqua dell’innaffiatura. Importantissimo accorgimento: fate attenzione ad annaffiare con acqua rigorosamente non calcarea per non rischiare di vanificare le operazioni precedenti. Il calcare presente nell’acqua, infatti, può compromettere il livello di acidità del terreno: l’ideale per ottenere fiori blu è riciclare acqua piovana.


… ROSA…
Se invece prediligete fioriture di colore rosa, coltivate le ortensie in un terreno argilloso, oppure aggiungete nel terriccio o nel vaso pezzi di mattone o tegola di terracotta sbriciolati.


… E BIANCA
Infine, bisogna sapere che il colore della fioritura bianca delle hydrangee è indipendente dalla composizione del terreno e pertanto non può essere in alcun modo modificato. Si tratta di una caratteristica che contraddistingue alcune varietà, come l’hydrangea panicula. Nel linguaggio dei fiori, l’ortensia bianca significa “restare”, mentre le varietà colorate indicano il desiderio di fuggire via: pensate bene a quali scegliere, quando le regalate a qualcuno!

 

Falso topiary con ortensia

L’ars topiaria è una tipologia di potatura geometrica del verde nata nell’Antica Roma, che ha il suo trionfo nel XVI e XVII secolo nei giardini all’italiana, dove l’elemento vegetale è assoggettato al volere dell’uomo, che lo plasma a piacimento in forme artificiali. In omaggio a questa antica tradizione, potete realizzare una semplicissima composizione floreale che gioca con le infiorescenze globose dell’ortensia.


OCCORRENTE
• 4 infiorescenze globose di ortensia
• 1 piccola canna di bambù
• filo di ferro da fiorista
• guttaperca (nastro adesivo da fiorista)

Come si fa

Ogni singola infiorescenza è formata da tante ramificazioni, cercate di stringerle con il fil di ferro (foto 1), al fine di rendere il fiore compatto e donargli una forma più sferica possibile. Fermate la sfera appena formata sull’estremità di una piccola canna di bambù, legando con fil di ferro. Circa 10 centimetri più in basso, fissate gli altri tre steli fioriti, disponendoli
a cerchio attorno alla canna. Fasciate i gambi con la guttaperca per fissarli meglio alla canna e tagliate le parti in eccedenza (foto 2). Prima di inserirli nel vaso, mettete al suo interno un bicchiere o un vasetto con un po’ d’acqua (foto 3). Questo trucco favorirà un processo di essiccazione più graduale.
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