Perchè abbaia

Il cane si esprime con vari segnali corporei. Quando alza la voce è perché il padrone non ha capito il suo linguaggio

Ai bambini si dice che il cane fa bau-bau, il gatto miao e l’uccellino cip-cip. Ma è sbagliato: in realtà, gli animali hanno sistemi di comunicazione complessi e intelligenti, utili e adatti al contesto in cui vivono. E “l’uccellino” non esiste, perché i volatili sono migliaia di specie diverse che parlano lingue diverse. Per limitarci al cane, bisogna dire che il linguaggio fondamentale del più antico amico dell’uomo è basato sugli odori, sul lasciare e “leggere” - ovvero annusare - tracce odorose di ogni tipo. Questa sua eccezionale capacità viene sfruttata dall’uomo in molti modi, per esempio nella ricerca di dispersi in caso di calamità, o per trovare tartufi.

SI FA PRESTO A DIRE BAU
Ma i cani usano anche la voce, abbaiando. Abbaiano per avvisare, e su questo si basa il loro uso come animali da guardia; abbaiano per salutare; abbaiano per mettere in ordine il gregge o la famiglia; abbaiano per chiedere cibo, per richiamare l’attenzione, per lamentarsi. Abbaiano perché vivono in una famiglia dove tutti parlano ad alta voce. Abbaiano perché gli esseri umani non usano l’odorato e dunque non percepiscono i messaggi olfattivi. Abbaiano perché gli umani, nonostante usino la vista, non capiscono le posture del corpo e le espressioni del muso. Abbaiano, infine, perché hanno capito che così ottengono quello che vogliono: e infatti, in certi casi, i veterinari consigliano di non dare retta a queste rumorose richieste, in modo che l’animale smetta di farle. Spesso il motivo è la noia. Se un cane abbaia perché è lasciato troppo tempo da solo, e dunque è triste, annoiato, o ansioso, il problema non è questo suo modo di chiedere aiuto e compagnia, ma, appunto, il fatto che è solo. È necessario invece cambiare il suo stile di vita, fornirgli compagnia e stimoli mentali, giochi, passeggiate, partite di fresbee o di calcio. Se proprio non si ha tempo, bisogna assoldare un dogsitter o un pensionato amante degli animali. Molti studenti di veterinaria offrono questo servizio a prezzi contenuti. Il cane è un animale intelligente, ha bisogno di cose da fare ed è molto sociale: lasciarlo solo è un maltrattamento. Ma come mai i nostri quattrozampe usano così tanto la voce? In parte succede perché i cani, come molti animali domestici, conservano per tutta la vita comportamenti infantili, come se fossero sempre cuccioli. In parte, questa caratteristica è stata trasmessa, con molte altre, in migliaia di anni di selezione da parte dell’uomo ed è dunque ereditaria. Infatti ci sono razze che abbaiano molto e razze quasi mute (poche). I cani da guardia devono abbaiare: fa parte del loro lavoro. I terrier sono reattivi e abbaiano spesso. I segugi di solito sono silenziosi, ma quando sono eccitati emettono un latrato forte e continuo. I levrieri usano poco la voce. I cocker spaniel sono ciarlieri e rumorosi. I basenji (i cani che si vedono raffigurati sulle piramidi egizie) sono i più silenziosi di tutti.

Modulazioni di linguaggio
Il cane non abbaia soltanto, ma emette molti tipi di vocalizzazioni. L’uggiolio, con tono alto, è tipico del cucciolo, ma può essere adoperato anche dagli adulti per esprimere sottomissione. Stesso discorso per il mugolio. Il ringhio, dal tono basso, significa invece minaccia. Ci sono poi gli ululati, usati raramente e non da tutte le razze: sono una chiamata a raccolta per il branco, specialmente se ritiene che i suoi simili siano lontani. I lupi, progenitori dei cani, da adulti abbaiano molto poco. Il caso tipico è il segnale di avviso quando qualcuno o qualcosa si avvicina al branco, una sorta di “chi va là” dato dalla sentinella.

IL GATTO FA MIAO (MA NON SOLO)
Non esiste solo un tipo di miagolio: al contrario, il gatto ha sviluppato la capacità di adattare i suoi versi per ottenere da noi risposte diverse e adeguate ai suoi bisogni. Sembra addirittura che abbia appreso che il suo miagolio risveglia nelle persone un atteggiamento di cura, in quanto tale suono assomiglia al pianto di un neonato. Ecco alcuni significati della “lingua” del gatto:
• Un miagolio breve viene emesso come messaggio di saluto standard e un generico riconoscimento.
• Dei miagolii multipli indicano dei saluti festosi: più entusiasti con un miagolio maggiore, magari se ci si è assentati per un periodo di tempo più lungo del solito.
• Altre volte un miagolio viene fatto precedere da un suono che potremmo riprodurre con prr ... Anche in questo caso si tratta di un saluto attraverso il quale il gatto ci fa sapere che è felice di vederci.
• Un miagolio medio-acuto indica una richiesta di qualcosa, come cibo o acqua.
• Un "meeeoooow" più lungo e soffocato è una domanda insistente per un bisogno o una cosa che desidera.
• Un "MEEEooooowww" dal tono acuto e basso indica una protesta, un dispiacere o la preparazione alla lotta..

Potrebbe interessarti anche...