Bollitura: cottura in acqua a circa 100°C. Meglio aggiungere spezie e aromi, invece di grassi e sale.
Lessatura: cottura in acqua qualche grado al di sotto del bollore, circa 95°C.
Cottura al vapore: cottura a temperature vicine a 100°C, senza aggiunta di grassi. Permette la conservazione delle caratteristiche organolettiche e una minor perdita di nutrienti. Per evitare tempi di cottura troppo lunghi, si consiglia di tagliare l’alimento in pezzi piccoli.
Brasatura: cottura per lungo tempo a fuoco basso. Provoca maggiori perdite di nutrienti rispetto alle altre tecniche, ma l’utilizzo del sugo di cottura nella preparazione consente di recuperare i minerali.

OCCHIO ALLA FRITTURA
La frittura è una tecnica appetitosa, ma non salutare, che provoca sia la formazione di un composto tossico (acroleina), sia l’aumento di contenuto energetico dell’alimento che assorbe il grasso della frittura.
ALCUNI CONSIGLI:
• non superare i 170-180°C per ridurre la formazione di acroleina;
• usare un olio ricco di molecole antiossidanti, come l’extravergine di oliva;
• non riutilizzare l’olio di cottura.

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