L’oro rosso di Tropea

Così viene definita la famosa cipolla dal gusto dolce e dalle virtù benefiche. Simbolo, insieme al peperoncino, di una regione ricca di sapori unici.

Tra le tante attrazioni che spingono le persone ad andare in Calabria in vacanza, come le incantevoli spiagge, i boschi incontaminati, le manifestazioni culturali e i luoghi di interesse storico, il cibo è ai primi posti. In questa L’oro rosso di Tropea terra del gusto e dei sapori, spiccano la delicata cipolla di Tropea, il famosissimo peperoncino calabrese e una ghiottoneria da spalmare, la 'nduja. Tre specialità particolari, da conoscere e valorizzare al meglio.

IL SOUVENIR PIÙ DOLCE
Rossa, dalla forma un po’ allungata, la cipolla di Tropea ha un gusto delicato e dolce dovuto al suo corredo genetico e alle particolari caratteristiche del luogo in cui viene coltivata: terreni sabbiosi vicini al mare, lunghe giornate di sole anche in inverno, il giusto mix di temperatura, umidità, soave brezza marina. Da 4.000 anni, quando vennero portate in queste terre dai Fenici, sono questi i fattori responsabili delle straordinarie qualità delle rosse di Tropea. Si raccolgono tra ottobre e marzo e si trovano in commercio tutto l’anno, fresche o intrecciate. Per il turista in vacanza, sono il più appetitoso dei souvenir da portarsi a casa, ma si trovano anche sui banchi del mercato e nella grande distribuzione di tutte le città italiane e di tante in Europa. Il particolare colore rosso è dato dalla ricchezza di antocianine, composti polifenolici solforati appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, efficaci sostanze antinvecchiamento. Dal sapore dolce e per niente piccante e dalla consistenza tenera e croccante allo stesso tempo, sono ideali per soffritti, sott’aceto, nelle insalate miste con pomodori freschi, olive e origano, e sono l’ingrediente principale di numerose golosità tra cui gelati e marmellate.
......E QUELLO PIÙ PICCANTE
Il peperoncino calabrese, un prodotto dal sapore piccante e al tempo stesso aromatico, ha la piacevole caratteristica di dare sapore senza bruciare le papille gustative. In genere, viene piantato a metà inverno, fra gennaio e febbraio, in terreni ben esposti al sole dove le temperature non scendono mai sotto i 5° C. La raccolta avviene poi in estate, tra agosto e settembre perché i frutti maturano tardi. Può essere consumato fresco, o posto a seccare al sole e poi conservato. Soprannominato “il lardo della povera gente”, per secoli ha rappresentato un condimento economico per la conservazione dei cibi (sia carne che pesce) e per la produzione di formaggi tipici. Il peperoncino calabrese può avere diverse denominazioni a seconda della forma della bacca (allungata, a cornetto, tondeggiante) e del suo colore (rosso, violetto, verde, bicolore), ma la caratteristica presente trasversalmente alle varie tipologie è la sua gradevole piccantezza. Tra gli altri, il Salomon ha frutti lunghi 5-8 cm, di colore rosso screziato di scuro, il Poinsettia è lungo, sottile, di colore rosso fuoco, il Soverato produce grappoli con frutti rosso-verdi di circa 3 cm.
UN PIACERE DA SPALMARE
La 'nduja è il salume tipico calabrese, particolare in quanto si spalma, generalmente su pane o crostini, oppure si usa per insaporire piatti tradizionali, come i fagioli con la 'nduja. Si prepara con carne di suino, tagliuzzata finemente fino a raggiungere una consistenza cremosa e mescolata con peperoncino e sale. Di solito, ogni 2 kg di carne, 1 kg di peperoncino e un 3% di sale. Il prodotto viene insaccato in budello naturale di maiale e affumicato con legna resinosa e aromatica, generalmente l'ulivo e la robinia, in appositi locali per circa 10 giorni. Viene poi trasferito in locali areati per circa 150 giorni, dove perde gradualmente peso e si asciuga.

LA MARMELLATA

Se avete acquistato o vi hanno regalato una bella cassetta di Cipolle di Tropea, potete preparare una deliziosa marmellata da gustare anche in inverno, per accompagnare formaggi e arrosti. Per un vasetto, bisogna sbucciare, lavare e tagliare finemente 600 g di cipolle e metterle in una ciotola con 90 g di zucchero di canna, 90 di zucchero bianco, 100 ml di vino bianco e un bicchierino di cognac. Mescolare, coprire con pellicola trasparente e fare riposare per mezza giornata, mescolando di quando in quando. Versare in una pentola e cuocere per 40 minuti circa, a fiamma bassa, mescolando spesso, finché non si addensa. Sterilizzare un vasetto di vetro e riempirlo con la marmellata ancora calda, chiudere e capovolgere.

Potrebbe interessarti anche...